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Analisi avanzata di
tabulati telefonici




Durante un'Indagine Digitale è spesso fondamentale, in base alla tipologia di reato, l'analisi dei tabulati telefonici. Le informazioni che è possibile estrarre sono svariate e talvolta preziose e possono aprire nuove strade d'indagine.

Ogni dispositivo mobile con funzione di chiamata o connettività internet può essere identificato in maniera univoca attraverso il suo (o i suoi) IMEI: un codice identificativo legato al modulo (o ai moduli) radio presente (/presenti) nel dispositivo.
Allo stesso modo una utenza può essere identificata univocamente attraverso il suo IMSI.




Quali tabulati richiedere?


In base alla specifica situazione il CT esperto saprà quale tipo di tabulato è il più adatto:

•Tabulato di cella;

•Tabulato legato all'IMEI;

•Tabulato legato all'IMSI.


Nel caso di una rapina, ad esempio, andranno quasi certamente richiesti i tabulati di cella. Questi conterranno i log di tutte le utenze che hanno generato traffico sulle celle telefoniche limitrofe: sarà così possibile circoscrivere la ricerca ai soli soggetti che si trovavano nei dintorni dell'evento criminoso in quell'arco temporale.

In altre situazioni è invece, ad esempio, possibile richiedere i tabulati legati all'IMEI o all'IMSI e ricostruire il percorso effettuato da un indagato (o meglio dal suo smartphone) incrociando i dati di più celle sotto le quali questo ha generato traffico. Alle volte è possibile incrociare tali dati con quelli di geolocalizzazione (del dispositivo stesso o prodotti da navigatori satellitari) e con dati provenienti dai "totem" autostradali, attraversamento di caselli autostradali, ecc. È anche possibile individuare i "punti di incontro" tra due o più soggetti (tecnicamente vedere se hanno generato traffico su celle telefoniche limitrofe) e quella di avere una rappresentazione grafica dei contatti telefonici tra l'indagato ed altre persone, inclusa la loro frequenza. Ciò permette di effettuare una indagine statistica e di apprezzare variazioni sensibili di tali parametri in corrispondenza di eventi particolari. Questo può aprire nuove strade e permettere di indagare su persone "vicine in maniera sospetta" all'indagato.

È possibile localizzare un dispositivo?

Nel caso in cui il telefono di un indagato sia sottoposto a intercettazione, è possibile localizzarlo. La triangolazione, che può essere effettuata solo mentre il dispositivo viene utilizzato e non sui tabulati storici, permette di localizzare con una certa precisione un dispositivo: incrociando i dati di due o più celle telefoniche si può stimare la distanza spaziale del dispositivo da esse e individuare dunque il "punto di incontro" tra le distanze stimate. Questa tecnica va applicata con meticolosità, in quanto la particolare conformazione del luogo (colline, ostacoli, ecc) può generare riflessioni e rifrazioni del segnale e "falsare" le misurazioni effettuate.



Tutto il traffico fornisce le stesse informazioni?

Quando si analizza un tabulato telefonico, bisogna prestare attenzione alla differenza tra traffico voce/SMS e traffico dati.

Ogni chiamata o SMS produrrà una o più righe nei tabulati telefonici con tutti i dettagli di "chiamato" e "chiamante", mentre il traffico dati produrrà righe per ogni sessione dati, con soltanto data e ora di inizio e fine della stessa: tutto il traffico effettuato al suo interno (incluse chiamate VoIP, chiamate e conversazioni WhatsApp e social, navigazione, ecc) non sarà visibile dai tabulati telefonici, ma sarà "mascherato". Per poter avere i dettagli si dovrà ricorrere alla Mobile Forensics.

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